LEGGE DI STABILITA’ DELLA SICILIA … “SE NON ORA, QUANDO?”

Si tratta di una frase ormai talmente usata da essere “abusata”, quindi utilizzarla è decisamente rischioso.

Ma ci sta, ci stanno queste parole e ci sta l’intera citazione da cui sono tratte:

“Se io non sono per me, chi è per me? E, se io sono solo per me stesso, cosa sono? E se non ora, quando?”

Sicuramente un incipit impegnativo, ma impegnativo è il momento e grave la responsabilità di chi, oggi, decide per una comunità come quella dei siciliani.

Proprio in questi momenti, infatti, in Sicilia si decide della e sulla “Legge di stabilità regionale per il triennio 2026/2028”.

Se ne discute da tempo, e numerose sono le letture, le analisi e i pareri che la accompagnano esprimendo -come “spesso” in questi casi- posizioni discordanti se non opposte.

È evidente che in funzione del ruolo, della corrispondenza di desiderata o dell’appartenenza a schieramenti diversi il bicchiere possa apparire mezzo vuoto o mezzo pieno.

Non ci avventuriamo in posizionamenti di questo tipo, non ci appartiene e non ci appassiona, ma non possiamo esimerci da esprimere alcune considerazioni oggettive riguardo a quanto riportato nei ddl n° 1030 (“Legge di stabilità regionale per il triennio 2026/2028”) e 1029 (“Bilancio di previsione”) della Regione Siciliana, relativamente a ciò di cui ci occupiamo ogni giorno: le politiche abitative.

E di politiche abitative nel testo in questione si hanno poche tracce.

Tracce per altro orientate in direzioni diverse da quelle che servirebbe seguire, nonostante:

  • già da alcuni mesi, la Commissione UE preveda la possibilità di riallocare una quota dei fondi comunitari verso le 5 nuove priorità della coesione Ue (difesa, resilienza idrica, alloggi, energia e competitività) riconoscendo, alle Regioni e ai Ministeri titolari dei programmi nazionali che aderiscono, il vantaggio di ricevere una quota aggiuntiva di prefinanziamento e di beneficiare della proroga di un anno, fino al 2030, del periodo di ammissibilità della spesa.
  • la Commissione speciale HOUS del Parlamento Europeo sulla crisi abitativa, che in Italia ha visitato Milano e Palermo, proponga soluzioni concrete per garantire alloggi dignitosi, sostenibili e accessibili, con particolare attenzione alle fasce di reddito medio-basso.
  • nella discussione sulle Priorità del PR FESR 21/27 avuta in occasione dell’ultima riunione del Tavolo del Partenariato della Regione Siciliana, sia stato condiviso come stiano emergendo con maggiore evidenza i temi relativi agli alloggi e si sia rilevata la necessità di interventi di edilizia residenziale pubblica (ERP) assistita per fronteggiare una grave condizione di povertà abitativa diffusa nell’isola…

Da tutto questo deriverebbe l’urgenza della riprogrammazione di medio periodo dei fondi strutturali e delle relative politiche, ma nella bozza della Legge di stabilità della Sicilia tutto questo non si vede.

Gli unici due “accenni” a tali tematiche si potrebbero ritrovare in due passaggi, gli articoli 5 e 10, ma entrambi, in realtà, si dedicano ad altro:

Art. 5. Incentivi agli investimenti privati mediante interventi edili

… interventi sul patrimonio edilizio esistente, finalizzati al miglioramento strutturale e ambientale, con l’obiettivo di accrescere la sicurezza degli edifici e ridurre i consumi energetici sostenuti dalle famiglie.

Art. 10 – Misure di contrasto al disagio sociale

… sostenere e coordinare iniziative volte al contrasto della marginalizzazione e al miglioramento delle condizioni di vita nelle aree urbane svantaggiate del proprio territorio. A tal fine intende intervenire attivamente al fine di consentire l’avvio di progetti pilota che sviluppino programmi educativi, sociali, culturali ed economici, di inclusione e di contrasto strategico alle povertà educative e materiali e ai fenomeni della marginalizzazione, della dispersione e dell’abbandono scolastico …

… si, se si dovesse guardare a come in questa Legge si immagina di fronteggiare il disagio sociale sempre più diffuso, verrebbe da dire che il bicchiere è vuoto.

Ma poiché dipende da noi, essere in un modo piuttosto che in un altro…

“Se io non sono per me, chi è per me? E, se io sono solo per me stesso, cosa sono? E se non ora, quando?”