Si è tenuto ieri a Palermo un incontro fra l’Assessore comunale alle Politiche Sociali Mimma Calabrò e i Segretari generali CISL Palermo Trapani Federica Badami, Fnp Cisl Palermo Trapani Armando Zanotti e SICET Palermo Trapani Fabio Salici.
È stata l’occasione, per il SICET, di ribadire ancora una volta l’esigenza di fare progettualità per uscire dalla logica dell’emergenza nell’ambito delle politiche abitative, troppo spesso nel capoluogo siciliano frammentate su diversi ambiti di competenza.
Riuscirci significa essere parte attiva del tessuto sociale generando contributi concreti di proposta e di controllo così che la città del futuro somigli sempre di più alla città ideale.
Si tratta di un percorso complesso, che si sviluppa in territori caratterizzati da un elemento comune: la povertà.
Una povertà che prima di essere economica, materiale, è povertà educativa e culturale e che va contrastata con azioni concrete di recupero di valori e significati.
Riconoscere l’accesso alla casa come un diritto centrale anche per la qualità della vita e la coesione delle comunità è una delle precondizioni fondamentali per realizzare tale percorso.
Ed è, per altro, una opzione strategicamente pagante non soltanto relativamente al “benessere sociale” dei cittadini ma anche allo sviluppo economico di un territorio.
Investire nella riqualificazione urbana significa innescare un sistema che genera lavoro e investimenti, alimentando in modo durevole un volano che da subito e su un lungo periodo produce ricchezza.
Per questo appare indispensabile attivare immediatamente scelte politiche rivolte allo sviluppo dei luoghi dell’abitare.
Per farlo occorre dare dignità programmatica alle azioni dedicate alle politiche della casa e del territorio attraverso l’individuazione di modelli normativi, gestionali ed evidenze quantitative riferite a quattro fondamentali aree di intervento:
- l’edilizia residenziale pubblica,
- l’edilizia residenziale sociale,
- l’emergenza abitativa,
- gli interventi rivolti alle persone senza dimora.
l’edilizia residenziale pubblica
Occorre garantire trasparenza e uniformità nei diritti di accesso e permanenza all’edilizia pubblica, riconoscendo il diritto alla casa tra i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS).
Attualmente sia a Palermo che a Trapani non esiste un censimento delle risorse immobiliari destinabili a interventi di ERP, nonostante un bisogno enorme ed una adeguata (teorica) disponibilità di risorse economiche destinate a tale scopo.
Vanno per questo predisposti programmi per l’individuazione, il recupero e la razionalizzazione degli immobili di edilizia residenziale pubblica (ERP) così da poter accedere ai finanziamenti comunitari, nazionali e regionali disponibili e non utilizzati per mancanza di progettualità.
l’edilizia residenziale sociale
l’ERS, o social housing, non è una soluzione per le situazioni di povertà abitativa ma rappresenta uno strumento utile a consentire l’accesso alla casa a prezzi accessibili a persone e famiglie che – a causa di dinamiche dei prezzi che li escludono dal marcato immobiliare- pur disponendo di retribuzioni o pensioni non riescono a trovare soluzioni abitative adeguate.
Come per l’ERP anche per l’Edilizia Sociale vanno però individuate le strutture sulle quali sviluppare la relativa progettualità.
l’emergenza abitativa
Riconoscere strutturalmente l’emergenza abitativa e la condizione di senzatetto come fragilità cui dedicare risorse e interventi specifici significa evolvere il concetto di assistenzialità su un modello di partecipazione e condivisione.
Questo approccio è quello individuato da tutti i programmi di intervento e primo fra tutti il Piano Nazionale dei Servizi Sociali.
gli interventi rivolti alle persone senza dimora
l’Housing First ha l’obiettivo di proteggere e sostenere le persone in situazione di grave deprivazione materiale o senza dimora, o in condizioni di marginalità estrema, mediante l’attivazione di progetti personalizzati per ogni singolo individuo o nucleo familiare, promuovendo la loro autonomia di vita.
Anche in questi ambiti ci si deve attrezzare per il superamento di approcci di tipo emergenziale in favore di approcci maggiormente strutturati.
Ma occorre che tale percorso sia correttamente programmato.
PROPOSTE:
- Attivazione dei Tavoli sulla condizione abitativa (sia in ambito comunale che regionale)
- Censimento del Patrimonio Immobiliare destinato/destinabile a ERP e/o Housing “sociale”
- Definizione di un coordinamento delle Politiche Abitative e delle relative azioni, con l’individuazione di procedure, obiettivi e priorità
- Ricognizione dei capitoli di spesa e delle risorse Comunitarie, Nazionali e Regionali destinate a interventi di Politica Abitativa (con le relative linee di responsabilità di accesso)
- Sollecitare la Regione Siciliana sulla gestione di ERP, rigenerazione urbana, fondi nazionali e comunitari destinati alle politiche abitative, per innescare una innovazione a livello di sistema