In un paese in cui continua a crescere la distanza fra le fasce di reddito, la Sicilia è la regione che fornisce il contributo maggiore per quanto riguarda il dato della povertà.
Con un reddito disponibile lordo pro capite che nell’isola resta tra i più bassi d’Italia, la realtà delle famiglie dove il costo totale dell’abitazione rappresenta più del 40 per cento del reddito familiare netto è tale da far rientrare nella condizione di povertà anche chi sino ad oggi non lo è stato.
È da queste considerazioni che ha origine l’iniziativa del Sicet Palermo-Trapani, che sulla base anche delle esperienze realizzate in altre regioni, ha proposto ad alcuni comuni dei territori di Trapani e Palermo di inserire all’interno della programmazione, interventi a favore delle famiglie che vivono il disagio abitativo.
“Basti pensare -dice Fabio Salici, Segretario Generale del Sicet Palermo-Trapani- che nell’ultimo anno (fondi relativi al 2021, liquidati nel 2023) le richieste di “sostegno all’affitto” presentate nelle provincie di Palermo e Trapani sono state quasi 6.000, e quelle inserite in graduatoria 5.058 a Palermo e 473 a Trapani, per un totale di somme assegnate di circa 9.155.000 Euro.
A fronte di tali situazioni, emblematiche di una condizione di povertà abitativa sempre più diffusa, non si riesce ad esprimere soluzioni strutturali, soluzioni che siano diverse da quelle improntate alla logica dell’emergenzialità.
Per questo la necessità di rivolgere l’attenzione ai fondi nazionali e comunitari disponibili per realizzare, nell’ambito dell’inclusività e del welfare sociale, interventi concreti di sostegno alla parte più fragile ed esposta della nostra società”.
La proposta, rivolta in primis ai comuni capoluogo ma anche ad alcuni dei centri maggiori delle due province (fra i quali Bagheria ed Alcamo) è stata per altro condivisa anche in ambito regionale.
Con primo firmatario l’Onorevole Mario Giambona, infatti, la proposta è diventata una mozione e una interpellanza del Gruppo Consiliare del PD all’ARS:
“L’iniziativa del Sicet Palermo-Trapani, rivolta in prima battuta ai comuni delle due provincie, può costituire una risposta concreta ad una condizione di criticità abitativa che è di tutto il territorio siciliano”.
Così l’Onorevole Giambona spiega la presentazione delle due azioni.
“Con la legge di Bilancio per il 2023 il governo nazionale non ha rifinanziato i fondi destinati a sostenere le spese per l’abitazione (fondo sostegno affitti e fondo per la morosità incolpevole) che nell’ultimo periodo avevano consentito di limitare le criticità legate ai costi dell’abitare e il numero degli sfratti.
Le relative risorse nazionali negli ultimi anni sono state infatti di quasi 200 milioni di euro complessivi nel 2020, 260 milioni nel 2021 e altri 330 milioni nel 2022, somme che in Sicilia -per la quota parte spettante- hanno consentito a migliaia di famiglie di ottenere un aiuto concreto.
Se, guardando soltanto ai numeri della graduatoria sostegno affitto del 2021, che per Palermo e Trapani sono quelli rappresentati da Sicet e che per la Sicilia riguardano più di 17.000 famiglie, si può immediatamente avvertire l’impatto che tale decisione ha per il territorio siciliano.
Ecco perché la condivisione dell’idea ha prodotto due iniziative parlamentari, rivolte al Presidente della Regione Siciliana e all’Assessore delle infrastrutture e della mobilità;
l’interpellanza per sapere se vi sia l’intenzione, nell’ambito delle politiche abitative finanziate attraverso i Fondi europei per la politica di coesione 2021-2027, di prevedere apposite misure di sostegno per l’accesso alle abitazioni in locazione.
La mozione per impegnare la Regione a prevedere, nell’ambito delle politiche abitative finanziate attraverso i Fondi europei per la politica di coesione 2021-2027, delle misure di sostegno per l’accesso alle abitazioni in locazione.”